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Domande ai candidati alle amministrative 2014 in provincia di bologna: le risposte del candidato sindaco di San Pietro in Casale Renato Rizz

1. Consumo di suolo

Il suolo naturale svolge funzioni essenziali per la nostra sopravvivenza. In Emilia Romagna abbiamo convertito suolo naturale al ritmo di 8 ettari al giorno per 40 anni, in gran parte ricoprendo suolo verde con superfici impermeabili che ne impediscono le funzioni naturali.

Lei come si pone rispetto alle proposte di:

  1. rivedere e ridurre le previsioni urbanistiche del Piano Strutturale del Suo Comune.
  2. adottare, in allegato al Piano Strutturale un documento, come richiesto dall’arti.2 della L.R. 20/2000 che recita: “prevedere il consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione” e che è disatteso in quasi tutti gli strumenti urbanistici vigenti e ne pregiudica la legittimità.
  3. verificare tutte le previsioni dei Piani Operativi Comunali a quanto prescritto dal suddetto Art. 2 della L.R. 20/2000.
  4. non autorizzare nuove costruzioni o infrastrutture su suolo verde se prima non sono state scartate, per valide ragioni, le alternative di riutilizzo / riqualificazione di superfici costruite o infrastrutture, che il suo Comune si impegna a censire. 

La nostra lista nasce anche per contrastare in modo forte il consumo del territorio. Proprio il primo punto del capitolo dell’urbanistica recita così: ZERO utilizzo di nuovo territorio per qualsiasi costruzione.

Questa è la condizione essenziale per cominciare a considerare il territorio e l’ambiente come un bene finito che deve essere protetto. Il nostro territorio è fragile, è sfruttato in modo innaturale ed è soggetto ad interessi di tipo speculativo. Questo comporta un consumo che genera disordine, pericolo e inquinamento a danno dei cittadini, delle attività economiche e delle iniziative sociali.

Noi vogliamo un NUOVO e DIVERSO PSC, un NUOVO e DIVERSO RUE che abbia come obiettivo principale la RIQUALIFICAZIONE. Non solo degli edifici abbandonati, ma anche delle case d’abitazione, dei capannoni non utilizzati, eccetera.

Una riqualificazione del centro urbano con l’attenzione che si deve a tutti gli aspetti della sostenibilità: adeguamento energetico e funzionale, risparmio nei consumi elettrici ed idrici, eccetera.

Crediamo che la riqualificazione sia anche la corretta risposta alla crisi del settore in quanto può e deve essere volano per il rilancio dell’edilizia e delle attività connesse.

Ci poniamo un obiettivo: creare le condizione per lo SVILUPPO. Vogliamo creare un ambiente mirato alla GREEN ECONOMY con parchi e cinture verdi, che possa autonomamente produrre lavoro e che possa attirare investimenti. Investimenti equivale a OCCUPAZIONE, occupazione è sinonimo di LAVORO. Sostenere la Green Economy e il progetto che abbiamo definito Metrobosco, significa creare lavoro.

Ecco perché per noi parlare solo di stop al consumo di territorio è riduttivo, ma riteniamo che ogni proposta, ogni azione volta a bloccare l’utilizzo di nuovo territorio sia strumento indispensabile per una corretta gestione del territorio, non solo del nostro Comune ma del territorio in generale.

2. Mobilità

La grande maggioranza degli spostamenti in Provincia è effettuata utilizzando l’auto, con conseguente traffico ed inquinamento che per circa un terzo è imputabile al settore dei trasporti su gomma. 

Quali impegni può assumere rispetto a:

  1. pianificare la costruzione di nuove abitazioni solo in prossimità delle fermate del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) o ben servite dal trasporto pubblico locale
  2. evitare la proliferazione di nuclei abitati nel territorio in zone prive di servizi, che costringono i residenti a continui spostamenti in automobile e i Comuni a più costose forniture di servizi essenziali.
  3. (se pertinente alla sua realtà) non autorizzare la costruzione del Passante Autostradale Nord sul territorio del Suo Comune. 

Anche in questo caso il nostro programma vuole dare una risposta reale dando centralità totale alla ferrovia e in special modo al SFM, di cui San Pietro in Casale è l’ultima fermata sulla linea Bologna-Ferrara. Intendiamo sostenere la completa attuazione del servizio in quanto crediamo che l’utilizzo della ferrovia, dei mezzi pubblici nella loro totalità sia la risposta ai problemi di questi ultimi anni di mobilità. Siamo assolutamente contrari al Passante Autostradale Nord come siamo contrari al raddoppio della SP5 “Galliera”. Investire in nuove strade oltre a modificare l’aspetto morfologico del territorio rendendolo sempre più fragile, non significa dare una soluzione ma solo spostare più avanti nel tempo i problemi di adesso. Come ora risulta piena la provinciale, così domani ne risulteranno piene due.

Sicuramente nel rispetto di quanto indicato nel punto del consumo del territorio, crediamo comunque che sia giusto avere centri abitati il più vicino possibile alle fermate del SFM o alle linee di trasporto pubblico. Questo non vuol dire svuotare i centri privi di linee ma bensì collegare con servizi pubblici la totalità dei centri urbani.

3. Acqua

L’acqua è una risorsa essenziale cui stiamo attingendo oltre le nostre possibilità come dimostra il deficit idrico che si registra ogni anno nelle falde acquifere in Provincia. 

Quali impegni può assumere rispetto a:

  1. non consentire in nessun caso l’edificazione in zone di ricarica della falda
  2. sensibilizzare i suoi concittadini con concrete campagne di comunicazioni sulla necessità di un uso razionale e parsimonioso delle risorsa.

L’Acqua è un Bene Comune, dobbiamo ripensare ai modelli di gestione della risorsa acqua.

Anche in questo caso torniamo alla risposta iniziale, dicendo no al consumo del territorio, viene di conseguenza che intendiamo salvaguardare le zone di ricarica delle falde.

Vogliamo ripensare i contesti edilizi mettendo al centro l’efficienza nell’uso delle risorse idriche.

Vanno fatte campagne d’informazione e di sensibilizzazione verso la cittadinanza per aiutarla ad un uso corretto dell’acqua. Ad esempio è una follia che un terzo dell’acqua potabile sia utilizzato per gli scarichi dei bagni.

Ma va approfondito anche il tema della qualità dell’acqua ponendo attenzione alle condizioni dei corsi d’acqua che attraversano il territorio – nel caso del mio Comune: Navile, Canale Riolo – che negli ultimi anni hanno registrato, soprattutto in determinati e ripetuti periodi dell’anno, fenomeni preoccupanti di moria di pesci. E’ urgente sia un monitoraggio continuo della qualità dell’acqua da parte degli organi competenti che un impegno vero e concreto di tutte le Amministrazioni, a monte e a valle dei corsi d’acqua, per trovare le dovute e definitive soluzioni al problema.

4. Rifiuti

Nella nostra Provincia i livelli complessivi di raccolta differenziata, pur con situazioni di eccellenza, non si possono ancora considerare adeguati rispetto agli obiettivi stabiliti dalla legge.

Quali impegni si sente di assumere rispetto a:

  1. puntare in tempi certi all’obiettivo legale minimo del 65% di raccolta differenziata 
  2. organizzazione di controlli rigorosi contro eventuali abusi nello smaltimento dei rifiuti da parte di privati ed operatori economici nel Suo Comune.

Il nostro Comune, San Pietro in Casale, ha intrapreso la modalità della raccolta rifiuti mediante il Porta a Porta. Sicuramente l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata può e deve essere raggiunto, ma noi ci poniamo un risultato ben più ambizioso: ZERO RIFIUTI.

Per molti può essere considerata Utopia, per noi no. Il Comune deve intraprendere e sostenere le iniziative per l’obiettivo ZERO RIFIUTI, sostenere il RI-USO e la RIPARAZIONE, raccogliere i beni che le persone, le famiglie o le ditte non vogliono più e ridar loro vita attraverso un semplice processo di raccolta, di riparazione e di vendita. Doniamo quello che non serve più per una buona causa. Mettiamo on-line quello che non serve più ma che ha ancora una funzionalità, sul sito del comune o in qualche altro sito locale con questi obiettivi. Organizziamo quello che nei paesi anglosassoni è ben noto da sempre: un certo giorno della settimana o del mese o del trimestre, si possono mettere in strada gli oggetti voluminosi che si vogliono smaltire. Chi è interessato può caricare quello che serve e portarselo a casa. Alla fine della giornata il mezzo di raccolta passa e porta allo smaltimento tutto quello che è rimasto.

Al termine di tutto questo: controllo e punizione degli abusi. Dobbiamo far pagare chi non aiuta la conservazione dell’ambiente. Perciò, nel pieno rispetto della legge, vanno sicuramente effettuati controlli sulle attività commerciali ma specialmente sui privati in quanto i primi nella quasi totalità dei casi risultano già controllati mentre per i secondi purtroppo capita di vedere comportamenti scorretti e illegali che però sono di difficile accertamento.

5. Energia

Diversi comuni stanno assumendo precisi impegni nell’ambito dei PAES per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera, attraverso il risparmio energetico e l’incentivazione delle fonti rinnovabili.

Quali impegni si sente di assumere in rapporto:

  1. alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio del Suo Comune 
  2. incentivare la diffusione delle fonti rinnovabili, previa una costante e attenta valutazione dell’impatto degli impianti 
  3. agevolare gli interventi dell’imprenditoria locale per intervenire sulla riqualificazione degli edifici privati.
  4. a prendere posizione contro la costruzione da parte di Hera della centrale elettrica a carbone di Saline Ioniche, che dovrebbe alimentare la nostra Regione, a scapito della qualità ambientale e della vita di una lontana area del territorio nazionale.

Ancora più attenzione nel prossimo mandato va dato al Risparmio Energetico attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Pur con machiavellici progetti misti privato/pubblico il Comune di San Pietro in Casale si è dotato di numerosi impianti fotovoltaici utilizzando i tetti della quasi totalità del proprio patrimonio edilizio, dobbiamo però evidenziare negativamente l’abbattimento di decine e decine di alberi per dare piena funzionalità a una parte degli impianti. Sicuramente è necessario completare nel più breve tempo possibile tali investimenti continuando anche la sostituzione di tutta l’illuminazione pubblica con utilizzo di lampade a LED. Crediamo che le esperienze della Comunità Solare Locale che stanno vivendo alcuni Comuni della Provincia, debba essere presa assolutamente in considerazione.

Nel nostro territorio abbiamo però una grossa criticità: le Centrali a Biomasse.

Seppur considerate Energie Rinnovabili dalle attuali normative, noi ne contestiamo il proliferare indiscriminato, dovuto più a fini speculativi che energetici.

Nel nostro Comune sono state autorizzate quattro Centrali, nessun’altra deve essere autorizzata, né direttamente dall’Amministrazione Comunale né da altri Enti preposti. Non possiamo renderci complici di una devastazione ambientale del territorio con tutti i problemi causati principalmente dalle emissioni nauseabonde, dall’inquinamento nelle emissioni e di sicurezza stradale dovuti al’aumento del traffico pensante.

Così come siamo contrari alle centrali biomasse, così siamo contrari alla centrale a carbone di Saline Joniche. Pur avendo una partecipazione azionaria in HERA, molto ridotta, il mio Comune dovrà prendere una posizione forte e decisa contro la costruzione di tale centrale.

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