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Recuperare il bosco urbano dei Prati di Caprara: una priorità cittadina

Legambiente Bologna chiede al Comune di rivedere le previsioni urbanistiche nella zona Stadio-Prati di Caprara

Legambiente Bologna ritiene profondamente sbagliate le scelte urbanistiche che Il Comune di Bologna intende consentire nella zona Ovest di Bologna localizzabile nell’area compresa fra lo Stadio Dall’Ara, Via Nanni Costa e i Prati di Caprara.

Una parte delle trasformazioni previste sono collegate alla ristrutturazione dello Stadio Dall’Ara, a carico del proprietario del Bologna FC, intervento che non contrastiamo ma che non deve portare ad espansioni costruttive “compensative” al di fuori dell’area contigua alla struttura.

Vengono invece messi in discussione:

  • l’impianto sportivo del CRB (via Marzabotto-Sabotino) per realizzare l’ennesimo supermercato
  • l’area dei Prati di Caprara Ovest con la paventata costruzione di un Outlet della moda
  • il polmone verde costituito dal bosco urbano dei Prati di Caprara, di cui è prevista la drastica riduzione per interventi costruttivi pubblici (una scuola) e privati (consistenti insediamenti abitativi).

L’attenzione in questa fase è rivolta in modo particolare a quest’ultima area (in fase di passaggio al Comune dalla proprietà demaniale-società INVIMIT), riserva di verde fondamentale per la zona e per l’Ospedale Maggiore: alcune settimane fa si è dato il via ad un intervento di bonifica del terreno in previsione del primo intervento costruttivo pubblico; questo intervento ha portato all’abbattimento di diversi alberi non rispettando, ci risulta, le disposizioni in materia.

Siamo convinti che il patrimonio rappresentato da questo bosco urbano non debba essere disperso,  dando la priorità a costruzioni private, come indica il POC.

Per questi motivi siamo pertanto a fianco della battaglia civile e democratica portata avanti da oltre un anno dal Comitato Rigenerazione No Speculazione che

  • ha promosso con continuità iniziative di sensibilizzazione e denuncia
  • ha promosso l’attivazione di un laboratorio partecipato “Parteciprati” per avanzare proposte alternative sulla grande area verde a rischio costruttivo  ha preso parte, come i due circoli di Legambiente Bologna e Samoggia-Setta –Reno ed altre associazioni e comitati, ad un monitoraggio del biossido di azoto (inquinante prodotto dagli auto-motoveicoli) condotto da diversi volontari su tutta la città, nel quadro del Laboratorio “Aria Pesa”
  • ha proposto di indicare al FAI i Prati di Caprara come luogo da salvaguardare e valorizzare (“Luogo del cuore”), votabile qui
  • ha lanciato due mesi fa una petizione (che ha già raccolto più di 6000 firme) per rivendicare una serie di obiettivi a salvaguardia di un patrimonio che possiamo considerare cittadino
  • ha lanciato, proprio in questi giorni, analoga petizione con firme certificate per promuovere un’istruttoria pubblica sul futuro del quadrante Stadio-Prati di Caprara.

Legambiente ha firmato il “Manifesto per il bosco dei Prati di Caprara”, ha chiesto formalmente ragioni delle modalità seguite nel disboscamento delle settimane scorse.

Vi invitiamo pertanto a firmare la petizione, meglio se nella modalità certificata, e di indicare i Prati di Caprara come ”luogo del cuore”.

Potete aggiornarvi sui punti di raccolta e sulle iniziative del Comitato (che vedranno, quando possibile, anche la nostra presenza) sul sito https://rigenerazionenospeculazione.wordpress.com

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