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Domande ai candidati alle amministrative 2014 in provincia di bologna: le risposte del candidato sindaco di Granarolo dell’Emilia Carlo Trenti

1. Premessa

È a conoscenza che la Provincia in cui risiede il Suo comune:

      • preleva acqua accumulata in milioni di anni nel sottosuolo, e che queste riserve d’acqua calano mediamente ogni anno dal 1976, con un deficit idrico attualmente stimato in circa 8 milioni di  metri cubi/anno
      • sperimenta da decine di anni un rialzo tendenziale delle temperature massime di circa 0,45 C ogni 10 anni e la temperatura è prevista sempre in aumento nel futuro in cui, a causa del progressivo aumento della temperatura, ci sarà sempre più bisogno d’acqua mentre si prevede  una contenuta rarefazione delle precipitazioni ed una loro concentrazione in alcuni periodi dell’anno
      • si trova in una delle regioni con l’aria più inquinata d’Europa, in cui la concentrazione di polveri sottili, ed altri inquinanti supera per molti giorni all’anno il limite legale
      • in cui  la concentrazione gas serra stimata in aumento di circa del 21% dal 1990 al 2006 mentre dovrebbe diminuire del 20% entro il 2020

Proprio la consapevolezza di dover fare qualcosa per migliorare la situazione nel territorio Provinciale, per contribuire nel limite delle competenze di un “futuro” Sindaco ho accettato questa sfida elettorale.

Ogni cittadino può/potrebbe fare qualcosa per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, un politico impegnato a mio avviso lo dovrebbe sentire come un proprio dovere, non solo Istituzionale.

2. Consumo di suolo

Il suolo naturale svolge funzioni essenziali per la nostra sopravvivenza. In Emilia Romagna abbiamo convertito suolo naturale al ritmo di 8 ettari al giorno per 40 anni, in gran parte ricoprendo suolo verde con superfici impermeabili che ne impediscono le funzioni naturali.

Lei come si pone rispetto alle proposte di:

      1. rivedere e ridurre le previsioni urbanistiche del Piano Strutturale del Suo Comune.
      2. adottare, in allegato al Piano Strutturale un documento, come richiesto dall’arti.2 della L.R. 20/2000 che recita: “prevedere il consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione” e che è disatteso in quasi tutti gli strumenti urbanistici vigenti e ne pregiudica la legittimità.
      3. verificare tutte le previsioni dei Piani Operativi Comunali a quanto prescritto dal suddetto Art. 2 della L.R. 20/2000.
      4. non autorizzare nuove costruzioni o infrastrutture su suolo verde se prima non sono state scartate, per valide ragioni, le alternative di riutilizzo / riqualificazione di superfici costruite o infrastrutture, che il suo Comune si impegna a censire. 

Nel Comune di Granarolo, la Giunta di Sinistra, ha trascinato dai vecchi PRG, rilevanti volumi edificatori a cui ha aggiunto oltre 1.000 nuovi appartamenti, arrivando a prevedere nel periodo di validità dello stesso PSC un sostanziale raddoppio della popolazione.

A questi volumi, di per se ingiustificati, l’Amministrazione uscente ha provveduto con accordi vari ( art.18, H11, accordi di programma) a concedere altre importanti volumetrie, al di fuori ed in aggiunta agli stessi strumenti urbanistici già approvati. Una situazione che pone Granarolo ai vertici Provinciali (negativi)

dell’espansione urbanistica, testimonianza ne sono le continue corti coloniche che nascono in mezzo alla campagna, una vera piaga che sta creando non pochi problemi agli agricoltori nello svolgere il loro lavoro, ma successivamente anche per chi vi andrà ad abitare.

A Granarolo è in atto una vera speculazione edilizia che non ha eguali, la pianificazione territoriale è fuori controllo e certamente mi impegnerò a ridurre questi volumi, purtroppo già sottoscritti, cercando accordi con gli interessati tesi a rivedere al ribasso tali interventi.

L’ Obiettivo concreto sarà puntare al consumo di territorio zero, incentivare la riqualificazione dell’esistente, realizzare un censimento e recupero delle aree dismesse.

3. Mobilità

La grande maggioranza degli spostamenti in Provincia è effettuata utilizzando l’auto, con conseguente traffico ed inquinamento che per circa un terzo è imputabile al settore dei trasporti su gomma. 

Quali impegni può assumere rispetto a:

      1. pianificare la costruzione di nuove abitazioni solo in prossimità delle fermate del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) o ben servite dal trasporto pubblico locale
      2. evitare la proliferazione di nuclei abitati nel territorio in zone prive di servizi, che costringono i residenti a continui spostamenti in automobile e i Comuni a più costose forniture di servizi essenziali.
      3. (se pertinente alla sua realtà) non autorizzare la costruzione del Passante Autostradale Nord sul territorio del Suo Comune. 

Vista la pesante situazione di cui sopra il primo impegno sarà cercare di portare questi “volumi” in aree concentrate, prossime al capoluogo, per evitare la dispersione urbanistica su suolo agricolo vergine concessa dagli accordi in deroga. Case che nascono in mezzo alla campagna, senza possibilità di servizi pubblici e con l’utilizzo indispensabile del mezzo privato e relativo inquinamento.

Un No secco al passante nord, infrastruttura che andrebbe ulteriormente a gravare su di un territorio, il nostro, già devastato. Non ci sono le condizioni tecniche per la sua realizzazione e se eletto interverrò a livello di pianificazione urbanistica mettendo in discussione il corridoio concesso per il Passante, inserito nel PSC.

Sono indispensabili le opere viarie minori, in programma da decenni, per agevolare i collegamenti est-ovest nella cintura di Bologna troppo urbanizzata. Il mio Comune è carente privo di servizio ferroviario metropolitano oggi deve affrontare i tagli del servizio (già al limite) da parte di Tper.

4. Acqua

L’acqua è una risorsa essenziale cui stiamo attingendo oltre le nostre possibilità come dimostra il deficit idrico che si registra ogni anno nelle falde acquifere in Provincia. 

Quali impegni può assumere rispetto a:

      1. non consentire in nessun caso l’edificazione in zone di ricarica della falda
      2. sensibilizzare i suoi concittadini con concrete campagne di comunicazioni sulla necessità di un uso razionale e parsimonioso delle risorsa.

Una risorsa strategica, l’oro dei prossimi decenni. Durante il mandato cercherò di coinvolgere i cittadini in incontri e riunioni specifiche per richiamare l’utilizzo parsimonioso di questa risorsa. Promuovere campagne di controllo al consumo e suggerimenti tecnici di facile installazione per evitare sprechi.

5. Rifiuti

Nella nostra Provincia i livelli complessivi di raccolta differenziata, pur con situazioni di eccellenza, non si possono ancora considerare adeguati rispetto agli obiettivi stabiliti dalla legge.

Quali impegni si sente di assumere rispetto a:

      1. puntare in tempi certi all’obiettivo legale minimo del 65% di raccolta differenziata 
      2. organizzazione di controlli rigorosi contro eventuali abusi nello smaltimento dei rifiuti da parte di privati ed operatori economici nel Suo Comune.

Il nostro Comune è pesantemente coinvolto dalla presenza del Termovalorizzatore del Frullo, recentemente potenziato. I termovalorizzatori rappresentano una politica dei rifiuti superata, e anche senza parlare di inquinamento ( non producono ossigeno) consumano continuamente territorio per le discariche controllate, almeno un 30% rimane incombusto e necessità di nuovi terreni dove depositare, una discarica dietro l’altra. Sono per la raccolta differenziata totale ma in modo intelligente, senza un porta a porta che angosci i cittadini e non produca risparmi nei costi.

Un modello diverso, con l’obiettivo di cui sopra, senza avere Hera che detta la linea, ma coinvolgere i cittadini e proporre soluzioni condivise, per questo motivo si deve rivedere la raccolta porta porta, attualmente in uso in fase sperimentale sulla frazione di Viadagola prima di estendere il servizio su tutto il territorio comunale.

Riguardo la presenza dell’amianto sul territorio, ho ritenuto opportuno inserire un capitolo dedicato, nel quale mi propongo di dar vita ad un censimento e successiva programmazione dello smaltimento dell’amianto presente in tanti stabili produttivi, molti dei quali abbandonati, incentivando mediante sgravi fiscali, tutti coloro che si adoperano per il loro riutilizzo.

6. Energia

Diversi comuni stanno assumendo precisi impegni nell’ambito dei PAES per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera, attraverso il risparmio energetico e l’incentivazione delle fonti rinnovabili.

Quali impegni si sente di assumere in rapporto:

      1. alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio del Suo Comune 
      2. incentivare la diffusione delle fonti rinnovabili, previa una costante e attenta valutazione dell’impatto degli impianti 
      3. agevolare gli interventi dell’imprenditoria locale per intervenire sulla riqualificazione degli edifici privati.
      4. a prendere posizione contro la costruzione da parte di Hera della centrale elettrica a carbone di Saline Ioniche, che dovrebbe alimentare la nostra Regione, a scapito della qualità ambientale e della vita di una lontana area del territorio nazionale.

Favorevole alle iniziative ed agli impegni previsti nel PAES, ma per quanto mi riguarda, dando priorità alla concentrazione delle nuove urbanizzazioni per ridurre l’utilizzo dell’auto privata ed i servizi trasporti scolastici.

Fonti rinnovabili ma senza spreco di territorio, impianti sui tetti di case fabbriche ed edifici agricoli.

Grande attenzione per la concessione di impianti a biomasse, che stanno devastando i Comuni limitrofi e creando situazioni di grande disagio alla cittadinanza.

Scuole ed edifici comunali progressivamente riqualificati con adeguati impianti.

No all’utilizzo del carbone, le esperienze negative in tal senso sono rintracciabili da tutti, il fatto di ipotizzare una centrale al sud non ci esime da un pronunciamento contrario.

Affinché le risposte date, possano trovare attuazione, ritengo doveroso perseguire un’azione politica coraggiosa e coerente, così come fatto fino adesso.

Su questi temi così importanti, quale la tutela dell’ambiente, la riduzione del consumo di suolo, la salvaguardia dell’agricoltura, che nonostante tutti i problemi che condizionano il comparto, dai costi produttivi record ai danni del maltempo sulle campagne, riesce a svolgere una funzione “anticiclica” e a garantire, in assoluta controtendenza rispetto all’andamento generale, produttività e occupazione, per quanto mi riguarda, ritengo doveroso perseguire un’azione politica coraggiosa e coerente, così come fatto nel corso di questi cinque anni, esprimendo il mio NO: alla normativa H11, Passante Nord, Centro Sportivo BFC e alla nuova Piscina al Frullo (sotto il Termovalorizzatore).

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